Il Centro Volontari Assistenza esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Don Valentino. Esempio di vita cristiana a servizio della collettività albese e degli emarginati. Grazie.
Dall'articolo di gazzetta d'Alba....
«Vorrei che i bambini cantassero Alleluja e battessero le mani»
Ciao, don Valentino. Diretto, fraterno e senza tanti fronzoli, com’era lui. È l’ultimo saluto che centinaia di persone hanno rivolto a don Valentino Vaccaneo, morto lunedì 27 agosto dopo aver affrontato con grande dignità un male incurabile. Lo stesso don Valentino, in un suo scritto letto durante le esequie, ha confessato di non aver paura della morte e, anzi, di andare incontro a questo momento con uno spirito ancora più vivo, aggiungendo che nel giorno dei suoi funerali gli sarebbe piaciuto essere circondato dai bambini intenti a cantare e battere le mani. E, sostanzialmente, è quanto accaduto nella chiesa di Cristo Re, dove mercoledì 29 agosto, si sono radunati, oltre che a tanti fedeli, amici, bambini, famiglie e anziani, molti parroci della Diocesi di Alba, guidati dal Vescovo mons. Giacomo Lanzetti, e don Luigi Ciotti, grande amico di don Valentino. «Seguendo l’insegnamento di Valentino, senza avere paura di sporcarsi le mani», ha detto don Ciotti nell’omelia, «bisogna continuare a credere negli alti ideali, come la dignità e la pace, e cercare Dio e dare un senso alla propria esistenza camminando insieme agli altri e senza mai sentirsi arrivati». Don Valente, come lo chiamano gli amici, è stato tumulato nella tomba dei canonici, nella Cattedrale di Alba.
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