La giornata è proseguita con il pranzo al circolo di Via Montebellina dove, previo lettura, si è approvato il bilancio.
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In tale occasione sono state invitate alcune associazioni di volontariato albese che cooperano da anni con la nostra associazione aiutandosi a vicenda e collaborando serenamente nell'aiuto alle persone in difficoltà.
Un grazie sincero a tutte le associazioni intervenute che ci hanno resi consapevoli con i loro racconti sul mondo del volontariato di alcune realtà associative oltre alla nostra. Il Sig. Renato accompagnato dai volontari della Coop. insieme; Don Rocca dell'associazione Migrantes che ci ha invitato alla festa delle nazioni programmata per il 6 gennaio 2015 presso la cattedrale (Duomo)di Alba, il sig. Domenico Albesano dell'associazione Arcobaleno che opera nel carcere albese; l'immancabile Don Gigi del Centro Prima Accoglienza, punto di riferimento per la nostra associazione, con il quale cooperiamo per la preparazione dei pasti a favore degli ospiti.
Particolare interesse ha suscitato l'intervento di Don Bertorello che con la proiezione di immagini e video ci ha guidati in una riflessione sull'apertura
al significato della carità nel periodo di Avvento
Successivamente è stato proiettato un video dei momenti più belli della gita 2014 a Roma e la serata è stata conclusa con il brindisi augurale.
Un sentito ringraziamento ai partecipanti e in particolare a tutti i volontari per il prezioso contributo che offrono, dando la possibilità al Centro Volontari Assistenza di continuare ad essere un importante punto di riferimento per tante persone bisognose di aiuto.
Buone feste a tutti....ci rivediamo il 24 gennaio per la giornata del
tesseramento.
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SI VA A ROMA
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Riportiamo un articolo pubblicato su Gazzetta d'ALBA....
[...] L’uomo è ciò che mangia, ha scritto il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. Estendendo, potremmo dire che l’uomo è anche ciò che “non” mangia: la sua essenza è minacciata dal cibo in eccesso o in difetto. Anoressia, bulimia, obesità e ossessioni nutritive si diffondono a macchia d’olio, opposte a una crescente indisponibilità di risorse a curarle. Sulla scia di queste considerazioni, dal 16 al 28 ottobre nel cuneese si articolerà La settimana dell’alimentazione, sotto il titolo: AlimentAzione: nutri la solidarietà. Sarà l’associazione Lvia insieme alle Caritas diocesane e altri enti a organizzare cineforum, workshop e conferenze sullo spreco alimentare, sullo street food e sul ruolo del consumatore, oltre bancarelle nelle piazze per la vendita di mele bio per l’Africa.
Come ha spiegato Alessandro Bobba, presidente di Lvia, «nel biennio 2011-2013 si contano 842 milioni di persone malnutrite nel mondo. La maggior parte abitano i Paesi in via di sviluppo, Africa, Asia, America latina, ma fame e malnutrizione esistono in forme diverse ovunque e colpiscono i gruppi più emarginati e vulnerabili. Ancora oggi nell’accesso al cibo esistono condizioni inique in molte parti del mondo»
Secondo gli ultimi dati della Caritas, nel 2012 sono state 2.531 le persone sul territorio diocesano di Alba ad aver usufruito dei servizi di carità. In tutto 837 famiglie, il 62 per cento delle quali residenti nel territorio urbano. Significa che circa 1.500 persone nella sola città di Alba (il 5 per cento della popolazione) si sono rivolte in un anno agli uffici parrocchiali per ricevere soccorso nel pagamento delle bollette, nell’acquisto del cibo (sono stati distribuiti 100 mila chilogrammi di alimenti) o beni di prima necessità. A questa cifra bisogna aggiungere i 75 senzatetto, che ogni giorno ricevono riparo e un pasto nelle quattro strutture di accoglienza. Sebbene non sia possibile “disaccorpare” i dati, distinguendo l’utenza bisognosa di cibo da quella bisognosa di aiuto economico, si tratta di statistiche indicative di come l’impossibilità di fronteggiare i bisogni basilari risulti in drastica espansione anche ad Alba. Si tratta perlopiù di immigrati (almeno il 75 per cento), ma anche gli italiani partecipano al dramma. Spiegano dagli uffici Caritas: «A fronte di un incremento della domanda, registriamo un decremento dell’offerta. I privati donano minori quantità di beni di prima necessità. La “colpa” è da attribuire alla recessione economica e all’assenza di sovrapproduzione industriale. Per andare incontro ai bisogni siamo sovente costretti ad attingere alle nostre risorse economiche».
Matteo Viberti [...]
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